IL TERZOGIORNO Paolo Ghiggini

La foglia è il soggetto delle immagini, metafora della vita e della forma al suo livello germinale. Le strade di nervi, l’ombra della vita, il suo contrario. Presenza e assenza. La mostra fa parte di un percorso di avvicinamento al grado zero del mondo, dell’esistenza. Un viaggio nello spazio infinito, nello stato del tempo in cui le cose comparvero per la prima volta nelle loro forme elementari: talvolta come ombre della luce, talvolta meteore, nel buio vuoto dell’universo primordiale. Verso lo stesso “Dove” si muovono i testi si Patrizia Lombardo, per arrivare ad uno sguardo disarmato e quieto dove spazio e tempo sono interscambiabili, il pieno e il vuoto coesistono, particelle si sdoppiano, solitudini si contemplano.

 

PAOLO GHIGGINI

Paolo Ghiggini nasce a La Spezia il 25-09-68 ma vive fino al 1976 a Monza. Dal 1977 abita a Lerici, dove all’età di diciassette anni acquista il suo primo apparecchio fotografico e comincia ad appassionarsi alla fotografia. Il bianco e nero sembra sin dall’inizio il suo linguaggio d’elezione e attrezza una piccola camera oscura dove sviluppare le proprie immagini. I materiali che utilizza sono quelli tradizionali: pellicola per le riprese e cartoncino baritato al bromuro d’argento per le stampe.

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